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GLI INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI

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Con il presente lavoro vogliamo mettervi al corrente delle agevolazioni/incentivi oggi presenti per l’assunzione dei lavoratori dipendenti.

INCENTIVO PER LE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO

Si tratta di un incentivo per tutte le assunzioni con contratto a tempo indeterminato, introdotto dalla Legge di Stabilità 2015 e confermato, in misura ridotta, dalla Legge di Stabilità 2016.

L’agevolazione in vigore dal 2016 ha le seguenti caratteristiche:
– riguarda le nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato decorrenti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016;
– è applicabile esclusivamente ai datori di lavoro privati, con esclusione dei contratti di apprendistato e di lavoro domestico, ed inclusi i datori di lavoro agricoli con alcune limitazioni;
– consiste nell’esonero dal pagamento del 40% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi quelli INAIL), per un periodo massimo di 24 mesi e un importo massimo pari a 3.250 euro annui;
– non spetta per i lavoratori che nei 6 mesi precedenti sono stati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro o che hanno avuto con l’azienda un precedente rapporto di lavoro a tempo indeterminato nei 3 mesi prima dell’entrata in vigore della legge;
– non è cumulabile con altre riduzioni contributive, ma è cumulabile con gli incentivi economici (es. per disabili, giovani, beneficiari di ASPI, ecc.).

INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI APPRENDISTI

Qualsiasi forma di contratto di apprendistato gode di agevolazioni contributive (aliquota ridotta al 10%) che vengono mantenute, in caso di trasformazione in contratto a tempo indeterminato al termine del periodo di apprendistato, per un anno.

Per i contratti di apprendistato per la qualifica, il diploma o la specializzazione tecnica superiore, stipulati tra il 24 settembre 2015 e il 31 dicembre 2016, i datori di lavoro godono di un’aliquota contributiva ulteriormente ridotta (5%) e dell’esenzione dai contributi di finanziamento dell’ASpI e da quello per il licenziamento.

Inoltre per i contratti di apprendistato stipulati tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2016, ai datori di lavoro che occupano alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o inferiore a nove è concesso uno sgravio contributivo del 100% nei primi tre anni di contratto.
Gli assunti con contratto di apprendistato non rientrano (per tutta la durata della tipologia) nella base di calcolo per l’applicazione di particolari istituti previsti dalla legge o dalla contrattazione collettiva, come l’assunzione obbligatoria dei disabili. E’ consentito l’inquadramento dell’apprendista in una posizione retributiva inferiore fino a due livelli rispetto a quella prevista per la mansione.
A questi vantaggi previsti dalla legge, si possono aggiungere ulteriori incentivi di natura economica, previsti da bandi specifici.

Garanzia Giovani, prorogata dalla Regione Emilia Romagna fino al 30 giugno 2016, prevede un incentivo all’assunzione con contratto di apprendistato professionalizzante di giovani iscritti al programma, variabile da 1.500 a 6.000 euro a seconda delle caratteristiche del giovane.

Il Programma FIxO “Formazione e Innovazione per l’Occupazione – Scuola e Università” gestito da Italia Lavoro, assegna contributi ai datori di lavoro privati, che assumono giovani con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca finalizzato al conseguimento di diploma, laurea, master o dottorato. L’importo è di 6.000 euro per ogni assunto a tempo pieno e di 4.000 euro per ogni assunto a tempo parziale per almeno 24 ore settimanali.
Scadenza 30 giugno 2016
Sito web

INCENTIVI PER SOSTITUZIONE DI LAVORATRICI IN MATERNITA’

Vengono concessi alle imprese con meno di 20 dipendenti, che assumono lavoratori a tempo determinato (anche part-time) oppure utilizzano lavoro in somministrazione, per sostituire lavoratrici dipendenti o lavoratrici autonome (artigiane, commercianti e coltivatrici) in congedo di maternità o parentale.
Il beneficio consiste in uno sgravio contributivo del 50%, concesso dall’INPS, per un massimo di 12 mesi o comunque entro il primo anno di vita del figlio o, nel caso di minore adottato o in affidamento, per un anno dal suo ingresso nel nucleo familiare.

INCENTIVI PER L’ASSUNZIONE DI DISOCCUPATI E CATEGORIE SPECIFICHE

Ecco alcuni dei più importanti ‘bonus’ riconosciuti ai datori di lavoro per l’inserimento delle persone appartenenti a particolari categorie.

Lavoratori in cassa integrazione, in mobilità e disoccupati

L’incentivo a favore di lavoratori disoccupati o in cassa integrazione straordinaria da almeno 24 mesi, si applica alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2014, ed è abolito per quelle avvenute dal 2015. Si tratta dell’abbattimento dei contributi del 50% al centro-nord e del 100% nel Sud e nelle imprese artigiane di tutto il paese, per un periodo di 36 mesi, per ciascuna assunzione a tempo indeterminato (anche part-time).

L’impresa che assume a tempo indeterminato e pieno un lavoratore in cassa integrazione straordinaria da almeno 3 mesi (e dipendente da impresa in CIGS da almeno 6 mesi) gode dell’abbattimento al 10% dell’aliquota contributiva a suo carico per diciotto mesi e percepisce, in forma di conguaglio contributivo, un importo pari al 50% dell’indennità di mobilità per nove mesi.

L’impresa che assume a tempo indeterminato (anche part-time) un lavoratore in mobilità con indennità, gode dell’abbattimento al 10% dell’aliquota contributiva a suo carico per diciotto mesi e percepisce, attraverso il sistema del conguaglio contributivo, il 50% dell’indennità di mobilità spettante al lavoratore per un massimo di dodici mesi. In caso di assunzione a tempo determinato spetta la stessa riduzione contributiva per un massimo di dodici mesi, e in caso di successiva trasformazione a tempo indeterminato per ulteriori dodici mesi più il 50% dell’indennità di mobilità. Per l’assunzione di lavoratori in mobilità senza indennità, spetta solo la riduzione contributiva.
Dal 2013 gli incentivi non sono più concessi per le assunzioni di lavoratori che beneficiano dei cosiddetti ammortizzatori sociali in deroga. Sempre dal 2013 non è consentita l’iscrizione nelle liste di mobilità dei lavoratori licenziati individualmente per giustificato motivo oggettivo, e di conseguenza non si applicano più gli incentivi all’assunzione di questi lavoratori.

Il datore di lavoro che assume, a tempo pieno e indeterminato, un disoccupato che fruisce dell’ASpI, riceve un contributo mensile pari al 50% dell’importo dell’indennità residua ASpI cui il lavoratore avrebbe avuto diritto se non fosse stato assunto. La misura è attiva dal 28 giugno 2013 con le modalità attuative specificate dallacircolare INPS del 18/12/2013.

Giovani, donne e over 50

A partire dal 2013 sono stati introdotti incentivi alle assunzioni delle seguenti categorie di lavoratori:
– lavoratori di età non inferiore a 50 anni in stato di disoccupazione da oltre 12 mesi;
– donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in aree svantaggiate indicate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale (per il periodo 2014-2020: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e alcuni territori del Centro-Nord, tra cui zone in provincia di Ferrara e Piacenza);
– donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, assunte in profili professionali e settori economici con accentuata disparità di genere in base ai dati Istat (vedi apposito decreto ministeriale: i principali settori sono agricoltura, costruzioni, energia, industria manifatturiera, trasporto e magazzini, comunicazione);
– donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti; il requisito ‘prive di un impiego’ non implica lo stato di disoccupazione ufficiale, ma semplicemente il non aver svolto lavori di durata superiore a sei mesi o con retribuzione superiore a quella esente da imposte (8.000 euro annui in caso di lavoro subordinato o co.pro., 4.800 se lavoro autonomo).
L’agevolazione è la riduzione del 50% dei contributi, per un periodo di dodici mesi in caso di contratto a tempo determinato (prolungati a 18 in caso di stabilizzazione) e di 18 mesi per l’assunzione a tempo indeterminato. Il contratto può essere subordinato o di somministrazione, anche part-time (sono esclusi il lavoro domestico, ripartito, intermittente e accessorio). La misura si applica alle assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2013, con le procedure definite dalla circolare operativa e dal messaggio esplicativo pubblicati a luglio 2013 dall’INPS.

Un’altra misura, oggi abolita ma in vigore per le assunzioni passate, agevola i contratti a tempo indeterminato con lavoratori di età compresa tra i 18 anni ed i 30 anni non ancora compiuti, in possesso di almeno uno dei seguenti requisiti:
a) essere privi da almeno sei mesi di un impiego regolarmente retribuito (cioè di durata superiore a sei mesi o con reddito inferiore a quello esente da imposte);
b) essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale.
L’incentivo è pari ad 1/3 della retribuzione mensile lorda (con un tetto di 650 euro mensili) e viene corrisposto, mediante conguaglio contributivo, per 18 mesi in caso di nuova assunzione e per 12 mesi in caso di trasformazione di un contratto a termine, a condizione che questa determini un effettivo aumento occupazionale (quindi, l’assunzione di un altro lavoratore a tempo determinato). Non si applica al lavoro domestico.
L’agevolazione riguarda le assunzioni effettuate dal 7 agosto 2013 al 30 giugno 2015.
La circolare operativa dell’INPS

Un incentivo simile al precedente si applica alle assunzioni di lavoratori agricoli di età compresa tra i 18 e i 35 anni, con contratto a tempo indeterminato o determinato di durata almeno triennale e per almeno 102 giornate annue, effettuate tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015.
La circolare operativa dell’INPS

Un contributo di 5.000 euro è riconosciuto alle imprese che assumono a tempo indeterminato, anche parziale, giovani in possesso dei seguenti tre requisiti: età non superiore a 35 anni, genitori o affidatari di figli minori, titolari o ex titolari di un contratto di lavoro non stabile; i lavoratori, prima dell’assunzione, si devono iscrivere in apposita banca dati INPS.
La circolare operativa dell’INPS

La Regione Emilia Romagna ha prorogato fino al 30 giugno 2016 alcune misure del programma Garanzia Giovani, rivolto a persone tra i 15 e i 30 anni non ancora compiuti, non impegnati in un’attività lavorativa né iscritti a un corso scolastico o formativo: in particolare, vengono concessi incentivi alle assunzioni dei giovani iscritti al programma, di importo variabile da 1.500 a 6.000 euro a seconda delle caratteristiche del giovane.
Il programma Garanzia Giovani della Regione Emilia Romagna

Dirigenti, quadri, ricercatori e profili di alta qualifica

Le aziende con meno di 250 dipendenti che assumano, anche con contratto a termine, un dirigente privo di occupazione, hanno diritto a una riduzione contributiva pari al 50% per un massimo di 12 mesi (art. 20 della legge n. 266/1997). Tuttavia per tutto il 2015 questo incentivo è inapplicabile causa l’azzeramento dei fondi.

Le imprese che assumono, a tempo indeterminato, lavoratori in possesso di dottorato di ricerca universitario oppure con una laurea magistrale in ambito tecnico o scientifico per impiegarli in attività di ricerca e sviluppo, hanno diritto a un credito d’imposta pari al 35% del costo salariale (con un tetto di 200mila euro annui per azienda). Le domande possono essere presentate dal 12 gennaio al 31 dicembre 2015 per le assunzioni effettuate nell’anno 2013 e dall’11 gennaio al 31 dicembre 2016 per le assunzioni nell’anno 2014, mediante applicativo sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il Programma FIxO “Formazione e Innovazione per l’Occupazione – Scuola e Università” gestito da Italia Lavoro, assegna contributi ai datori di lavoro privati, che assumano a tempo pieno, a tempo indeterminato o determinato per almeno 12 mesi, dottori di ricerca di età compresa tra i 30 e i 35 anni non compiuti. L’importo è di 8.000 euro per ogni assunto più un eventuale contributo fino a 2.000 euro per le attività di assistenza didattica individuale.
Scadenza 30 giugno 2016
Il sito web

Il progetto PhD ITalents (gestito da Fondazione CRUI, MIUR e Confindustria) mette a disposizione incentivi per le imprese che assumono dottori di ricerca nei settori energia, agroalimentare, patrimonio culturale, mobilità sostenibile, salute e scienze della vita, ict. Il contributo copre per tre anni il costo di assunzione (80% il primo anno, 60% il secondo, 50% il terzo).
E’ stato chiuso il 30 novembre il bando per le imprese; in seguito verrà pubblicato il bando per i candidati.
Il sito web

Cittadini disabili e ‘svantaggiati’

L’assunzione a tempo indeterminato di disabili è incentivata da contributi, recentemente modificati dal D.Lgs. n. 151/2015.
A partire dal 1 gennaio 2016, le agevolazioni vengono concesse dall’INPS, mediante conguaglio contributivo e su richiesta dell’azienda, per un periodo di 36 mesi, nella seguente misura:
a) 70% dell’imponibile previdenziale, per lavoratori con una percentuale di invalidità non inferiore all’80%;
b) 35% dell’imponibile previdenziale, per l’assunzione di lavoratori con una percentuale di invalidità compresa tra il 67% ed il 79%.
Per i lavoratori con handicap intellettivo e psichico con una percentuale di invalidità superiore al 45%, l’incentivo è pari al 70% dell’imponibile previdenziale, per un periodo di 60 mesi, ed è concesso anche in caso di assunzione a tempo determinato di durata non inferiore a dodici mesi.
Sono inoltre previsti rimborsi forfettari parziali delle spese sostenute per i ‘ragionevoli accomodamenti’ (cioè adeguamenti della postazione di lavoro) dei disabili con una percentuale di invalidità superiore al 50%, incluso l’apprestamento di tecnologie di telelavoro o la rimozione di barriere architettoniche.

Le cooperative sociali, purché iscritte nell’apposita sezione del registro prefettizio, godono dell’azzeramento dei contributi per l’assunzione di persone svantaggiate (definite dalla legge n. 381/91 art. 4: disabili, tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, minori in difficoltà familiare, ex detenuti, ecc.), purchè queste rappresentino almeno il 30% dell’organico aziendale.

Le imprese di qualsiasi tipo che assumono detenuti o internati, previa convenzione con le Direzioni penitenziarie, godono di un un credito mensile d’imposta pari a 520 euro, ridotto a 300 euro in caso di semiliberi, che viene mantenuto anche dopo la fine della detenzione per 18 mesi.

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