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Fatture di fine anno le detrazioni sono a rischio

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Da quest’anno il recupero dell’Iva potrà avvenire, al più tardi, con la dichiarazione annuale Iva relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto.

Le difficoltà maggiori si evidenziano per operazioni effettuate a dicembre 2017 e datate 2018, in quanto la relativa Iva sarebbe detraibile nel 2017, ma la registrazione della fattura dovrebbe essere effettuata nei registri Iva acquisti e nella liquidazione Iva del 2018.

La riduzione del termine introdotta dal Dl 50/2017 (cosiddetta manovrina).

Queste sono alcune delle conseguenze della riduzione del termine entro cui poter detrarre l’Iva delle fatture passive introdotta dal Dl 50/2017.

Se non verrà modificata questa norma e/o se non vi saranno variazioni alle istruzioni ai modelli, il rischio sarà quello di inviare entro il 28 febbraio 2018, dati errati nello spesometro dell’ultimo semestre 2017 e nella comunicazione delle liquidazioni Iva dell’ultimo trimestre 2017 (con l’applicazione delle relative sanzioni).

Note di credito

Medesimo problema si evidenzia per l’emissione delle note di credito. Anche in esecuzione di un’apposita clausola contrattuale, in conseguenza di sconti contrattuali condizionati da obiettivi o per il per mancato pagamento in tutto o in parte a causa di procedure esecutive individuali rimaste infruttuose, il recupero dell’Iva potrà avvenire entro l’anno in cui è sorto.

Registro Iva acquisti

Con il decreto legge 50/2017 una fattura passiva del 2017, con Iva di competenza del 2017 (perché riferita a un’operazione “effettuata” nel 2017, ai sensi dell’articolo 6, comma 5, Dpr 633/1972, e senza esigibilità differita), ricevuta nel 2018, potrà essere registrata nei registri Iva acquisti del 2018, entro il 30 aprile 2019 (data di invio del modello Iva 2019, relativo al 2018), ma la relativa Iva non dovrebbe essere detraibile, perché, verrebbe inserita nel modello annuale Iva 2019, relativo al 2018.

Fonte: ilsole24ore

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