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Abuso di diritto per il socio che svuota la società

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La liquidazione e la cancellazione di una società, pur se eseguite con il formale rispetto delle norme, ma con un disegno diretto a eludere le obbligazioni tributarie, possono comportare la responsabilità per abuso di diritto all’ex socio e amministratore.

E’ quanto ha stabilito la Ctr della Sicilia con la sentenza n. 185/21/2017 del 23 gennaio 2017.

La Ctr ha di fatto confermato la legittimità di un avviso di accertamento nei confronti del socio di maggioranza (66%) della Srl, in quanto autore, tramite una serie di atti del progressivo impoverimento patrimoniale della società, poi sfociato nella liquidazione, cancellazione ed estinzione della società.

Motivazioni

“La cognizione del Giudice Tributario è rivolta essenzialmente, all’accertamento della sussistenza della pretesa fiscale fatta valere, e contestata dal contribuente, secondo gli elementi di fatto e le considerazioni di diritto formulate nell’atto impositivo impugnato e l’indagine del Giudice Tributario può rivolgersi a differenti temi, rispetto all’iniziale assunto formulato dall’Amministrazione Finanziaria, all’esito delle deduzioni ed allegazioni della difesa del contribuente ……. ” (Cass. Sez.Un. 23.12.2008 n.30055).

Conclusioni

La Ctr nel dichiarare legittima la sentenza impugnata, ha precisato che l’abuso di diritto che deve essere inteso, quale condotta di aggiramento della norma, che seppur formalmente appare rispettata, è il risultato di un disegno o progetto posto in essere dal contribuente, attraverso una pluralità di atti, tra loro collegati, al fine di realizzare il programma abusivo, con un vantaggio fiscale indebito.

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