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Discussione di argomenti non inseriti all'ordine del giorno

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Comporta la sanatoria del vizio afferente la convocazione dell’organo collegiale il comportamento assunto dai componenti che, al momento della discussione della proposta del presidente di adottare una determinata decisione, non hanno evidenziato l’incompletezza dell’ordine del giorno.

In ipotesi di discussione su un argomento non indicato nell’ordine del giorno, il soggetto che partecipa ai lavori dell’organo collegiale ha l’onere di dichiarare di non essere adeguatamente informato su quello specifico argomento e di richiedere all’assemblea di soprassedere alla relativa discussione. Egli non può dapprima partecipare ai lavori entrando nel merito della vicenda per poi successivamente, in sede di impugnativa della deliberazione, far valere il vizio afferente alla convocazione, poiché un tale comportamento costituisce violazione del divieto, di ordine generale, di venire contro factum proprium che, a sua volta, è espressione del divieto di abusare di un proprio diritto attraverso un uso strumentale di esso.

Tribunale di Roma, 28 febbraio 2014. Presidente Mannino. Relatore Romano.

Il Fatto

Il consiglio direttivo aveva provveduto all’avvio di un procedimento disciplinare nei confronti del direttore generale dell’associazione nonché alla revoca e sostituzione del medesimo, il Tribunale di Roma, in prima istanza e quindi in sede di reclamo, rilevava che i consiglieri, i quali avevano addotto di non essere stati adeguatamente informati degli argomenti all’ordine del giorno e di non aver pertanto avuto il tempo di ponderare la gravità delle conseguenze e degli effetti della decisione proposta, avevano partecipato alla discussione omettendo far rilevare di non essere stati adeguatamente informati ed avevano infine abbandonato la seduta, in segno di protesta, poco prima della votazione.

Fonte: Ilcaso.it

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