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Indennità di disoccupazione. Quando si va all'estero a cercare lavoro?

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Si può prendere l’indennità di disoccupazione andando all’estero a cercare lavoro?
La Naspi viene sospesa se si trova lavoro all’estero o viene ancora erogata?
E ancora: si può andare in vacanza all’estero quando si prende la disoccupazione?

Queste domande sono molto comuni tra i disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione, anche perché la ricerca di lavoro all’estero è in continuo aumento.

In generale, per ricevere l’indennità di disoccupazione devi rimanere nel Paese che te la versa. Tuttavia, a talune condizioni puoi trasferirti in un altro paese dell’UE per cercare un impiego e continuare a ricevere l’indennità di disoccupazione dal paese in cui hai perso il lavoro.

Soggiorni all’estero fino a tre mesi

Puoi continuare a ricevere l’indennità di disoccupazione per almeno 3 mesi dal paese dell’UE in cui hai lavorato da ultimo, fino a un massimo di 6 mesi, a seconda dell’ente che la eroga.
Puoi farlo soltanto se:
 sei in stato di disoccupazione completa (non parziale o intermittente) e
 hai diritto all’indennità di disoccupazione nel paese in cui hai perso il lavoro.

Prima di partire, devi:
 essere iscritto da almeno 4 settimane nelle liste di disoccupazione (sono possibili eccezioni) del paese in cui hai perso il lavoro
 richiedere un modulo U2 (ex modulo E 303) – autorizzazione a trasferire l’indennità di disoccupazione – ai tuoi servizi nazionali per l’impiego.

L’autorizzazione è valida per un solo paese. Se desideri trasferire la tua indennità di disoccupazione verso un altro paese, devi richiedere un ulteriore modulo U2. Chiedi al tuo ufficio per l’impiego se devi tornare in patria per questa nuova autorizzazione o se puoi richiederla dall’estero.

Quando arrivi nel nuovo paese ospitante, devi:
 iscriverti come persona in cerca di lavoro presso i servizi nazionali per l’impiego entro 7 giorni dalla data in cui hai revocato la tua disponibilità presso i servizi per l’impiego del paese che hai lasciato
 presentare all’atto dell’iscrizione il modulo U2 (ex modulo E 303)
 acconsentire a eventuali verifiche effettuate sui richiedenti nel paese ospitante, come se fossi un beneficiario di una indennità di disoccupazione da parte di tale paese.

Informati sui tuoi diritti e doveri di disoccupato in cerca di lavoro nel paese ospitante. Potrebbero essere molto diversi da quelli previsti nel paese in cui hai perso il lavoro.

In tal modo riceverai lo stesso importo che percepivi prima di trasferirti: sarà versato direttamente sul tuo conto bancario nel paese in cui hai perso il lavoro.
Se vuoi conservare il tuo diritto all’indennità di disoccupazione, assicurati di tornare nel paese che te la versa prima che scada tale diritto o al più tardi il giorno della scadenza.
N.B.: se vieni dalla Croazia, in alcuni paesi dell’UE il tuo diritto a lavorare potrebbe essere soggetto a una serie di restrizioni transitorie.

Soggiorni all’estero superiori a 3 mesi

Se desideri rimanere all’estero per più di 3 mesi, devi chiedere un’estensione al servizio nazionale per l’impiego del paese in cui hai perso il lavoro: potrebbe prolungare il periodo a 6 mesi.
Non tutti i paesi concedono un’estensione. Chiedi al servizio per l’impiego del tuo paese se e a quali condizioni può essere concessa.
La maggior parte dei paesi che concedono un’estensione esaminano le richieste sulla base di criteri precisi.

Potrebbero, ad esempio, chiederti di:

 provare gli sforzi compiuti per trovare un impiego nei primi 3 mesi
 provare che hai migliori possibilità di trovare lavoro all’estero durante il periodo aggiuntivo
 fornire informazioni sulle opportunità professionali nel mercato del lavoro del paese ospitante.

Presenta la domanda di estensione con la massima tempestività e in ogni caso prima della fine del periodo iniziale di 3 mesi.

Parità di trattamento

Quando cerchi lavoro all’estero, hai gli stessi diritti dei cittadini del paese ospitante per quanto riguarda:
 l’accesso al lavoro
 il sostegno da parte dei servizi per l’impiego
 il sostegno finanziario finalizzato alla ricerca del lavoro.

Il paese ospitante potrebbe volersi accertare che hai creato un legame concreto con il mercato del lavoro locale prima di erogare alcuni tipi di sostegno finanziario per aiutarti a trovare un impiego (come prestiti a basso tasso di interesse a favore di chi intende avviare un’attività). Risiedere nel paese e cercare un’occupazione da un ragionevole periodo di tempo potrebbe bastare come prova in tal senso.

FONTE: http://europa.eu/

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