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Contributi per l’apertura di nuove attività di agriturismo in Lombardia

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La Regione Lombardia favorisce l’apertura di nuovi agriturismi sul territorio, promuovendo il bando per il “Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività agrituristiche” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 promosso dalla Regione. E’ bene ricordare inoltre, che l’apertura e la gestione di un agriturismo in codesta regione sono regolate dalla legge regionale n. 31 del 5 dicembre 2008. A questa si associa il regolamento regionale di attuazione 4/2008, che dà agli operatori gli strumenti pratici per aprire l’attività agrituristica.

Bando

Grazie a una dotazione finanziaria pari a 6.500.000 euro, la Regione concede contributi a fondo perduto in percentuale variabile tra il 35% e il 55%. I fondi sono destinati alle imprese agricole individuali, società agricole di persone, capitali o cooperative.

Le risorse sono finalizzate a potenziare gli investimenti (anche innovativi) per migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole, favorendo l’ampliamento della quota di mercato.

Domande

Le domande possono essere presentate in via telematica attraverso il Sistema Informatico delle Conoscenze della Regione Lombardia (SISCO) dal 18 aprile al 17 giugno 2016. Maggiori informazioni sul bando sono riportate sul sito.

Come iniziare

Per avviare l’attività è necessario innanzitutto essere in possesso di un Certificato di abilitazione, rilasciato dalla Provincia di riferimento solo e soltanto a coloro che hanno frequentato con esito positivo un corso di formazione e preparazione all’esercizio dell’attività agrituristica (art. 153 legge regionale 31/2008). I corsi sono organizzati da provincie, organizzazioni professionali, consorzi agrituristici, camere del commercio e altri enti riconosciuti dalla Regione Lombardia.

Caratteristiche del corso di formazione

  • Durata: 40 ore, organizzate anche in più moduli;
  • Obbligo di frequenza: almeno il 75% delle ore previste;
  • Esonero: possono essere esonerati da moduli specifici i frequentanti che siano in possesso di un titolo di studio nelle materie oggetto del modulo, fermo restando l’obbligo di frequenza;
  • Materie: metodi e procedure per la preparazione e somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, anche con riferimento alla tradizione enogastronomica locale, norme regolamentari, fiscalità e contabilità dell’azienda agrituristica, attività agricola e sua multifunzionalità, territorio, ambiente, turismo e marketing territoriale.

Insieme al Certificato di abilitazione, l’agriturismo dovrà essere in possesso del Certificato di connessione dell’attività agrituristica con quella agricola. Questa certificazione è rilasciata dalla provincia nel cui territorio si svolge l’attività agricola previa presentazione di una richiesta che contenga (secondo l’articolo 5 del regolamento attuativo):

  • Specificazione della tipologia e dei servizi offerti;
  • Dimostrazione analitica che il volume di lavoro agricolo è prevalente rispetto a quello agrituristico;
  • Specificazione della produzione agroalimentare che l’azienda può destinare all’attività di somministrazione di pasti e bevande o di degustazione;
  • Specificazione dei fabbricati a disposizione dell’azienda da destinare all’attività agrituristica, con identificazione catastale dei fabbricati, destinazione urbanistica e rappresentazione grafica;
  • Breve relazione descrittiva dell’attività programmata.

Una volta in possesso del certificato di abilitazione (che permette l’iscrizione all’elenco provinciale degli operatori agrituristici) e del certificato di connessione dell’attività agrituristica con quella agricola, sarà possibile presentare la Dichiarazione di Avvio Attività (DAA) al comune di riferimento.

A questo punto, bisogna segnalare che la Regione Lombardia distingue tra due differenti tipologie di agriturismi (regolamento attuativo, art. 3):

Agriturismi in forma familiareospitalità per un max di 10 persone all’interno dell’alloggio dell’imprenditore agricolo o dei fabbricati aziendali; ospitalità in spazi aperti e attrezzati per il camping per un max di 10 ospiti al giorno in roulotte, tende, camper; preparazione e somministrazione di pasti e bevande in fabbricati aziendali (compresa l’abitazione dell’imprenditore) per un max di 40 pasti al giorno;

Agriturismi in forma aziendale: alloggio in camere/unità abitative indipendenti e alloggio in spazi aperti attrezzati per un max di 60 ospiti al giorno; preparazione e somministrazione di pasti e bevande per un max di 160 pasti al giorno.

Le strutture ricettive con camere devono possedere i requisiti previsti per le camere d’albergo. In particolare:

  • Se non sono previsti servizi igienici a uso esclusivo, deve essere previsto un bagno ogni 6 posti letto o frazione di sei superiore a due;
  • Devono essere garantiti: pulizia dei locali e cambio della biancheria a ogni cambio di cliente e almeno una volta a settimana, nonché la fornitura di energia elettrica, acqua calda e fredda e riscaldamento;
  • La dotazione minima delle camere è di: un letto, una sedia e un comodino per persona, un armadio e un cestino rifiuti;
  • È possibile ospitare max 12 persone nella stessa stanza, rispettando i requisiti previsti per le case per ferie e con i limiti igienici previsti;
  • I servizi sanitari e i servizi lavanderia non possono essere realizzati in strutture precarie mobili;

Accesso a persone diversamente abili

  • Negli agriturismi in forma familiare devono essere accessibili alle persone diversamente abili almeno una camera o un appartamento o una unità di soggiorno e un bagno;
  • I locali destinati alla somministrazione dei pasti negli agriturismi in forma aziendale devono essere accessibili alle persone diversamente abili e devono essere dotate di almeno un servizio igienico accessibile.

Finanziamenti regionali

La Regione concede incentivi per interventi sugli immobili e per l’acquisto e la realizzazione di dotazioni e servizi da utilizzare per attività agrituristiche. Nello specifico la Misura 311 A finanzia gli investimenti sulle strutture aziendali e l’acquisto di attrezzature ai sensi della disciplina regionale sull’agriturismo. Possono fare domanda: imprese individuali, società agricole, società cooperative e imprese associate. Le imprese agricole possono associarsi per realizzare un investimento comune. La domanda di finanziamento, corredata dalla documentazione indicata nel bando, deve essere presentata alla Provincia sul cui territorio si attua l’investimento/progetto. La percentuale massima di sostegno è del 40% della spesa ammissibile, elevata al 45% per le aziende ubicate in zone svantaggiate montane. Il massimale di contributo concedibile in regime “de minimis” è di 200.000 euro nel triennio.
Per maggiori informazioni: www.agricoltura.regione.lombardia.it.

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