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Credito d’imposta per spese di vigilanza e videosorveglianza

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Definiti i criteri per l’accesso al credito d’imposta relativo alle spese per impianti di allarme/videosorveglianza e per attività di vigilanza.

A chi spetta?

L’agevolazione spetta alle persone fisiche (quindi sono escluse le imprese) per gli immobili non utilizzati nell’esercizio d’impresa/lavoro autonomo.

Come ottenerlo?

Al fine del riconoscimento del credito è necessario presentare una istanza telematica all’Agenzia delle Entrate e comunicare l’ammontare delle spese sostenute nel corso dell’anno 2016.

Da quando?

Il termine, a decorrere dal quale potranno essere inviate le istanze, sarà comunicato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 7 marzo 2017.

La percentuale di credito d’imposta

L’Agenzia delle Entrate, entro il 31 marzo 2017, sulla base delle richieste pervenute, stabilirà la percentuale di credito spettante a ciascun richiedente.

Cumulabilità

Il MEF ha precisato che il credito non è cumulabile con altre agevolazioni di carattere fiscale aventi ad oggetto le medesime spese.

La fruibilità del credito

Il credito va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2016 e può essere utilizzato in compensazione, dopo la pubblicazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.
Il modello F24 può essere presentato solo telematicamente.
Le persone fisiche che non sono titolari di redditi d’impresa o di lavoro autonomo potranno utilizzare il credito in diminuzione delle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi.
L’eventuale ammontare del credito d’imposta non utilizzato è fruibile nei periodi di imposta successivi, senza alcun limite temporale.
Fonte: Ipsoa

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