COSA SI INTENDE PER PARCO MACCHINE
Con il termine parco macchine si intende l’insieme dei veicoli di proprietà, in leasing o in noleggio gestiti da un’organizzazione. Nel contesto aziendale, il parco macchine comprende le auto aziendali assegnate ai dipendenti, i veicoli operativi (furgoni, mezzi di servizio, veicoli commerciali), e sempre più spesso anche veicoli elettrici, ibridi o mezzi in condivisione.
Il concetto di parco macchine si è evoluto per includere anche gli strumenti e le tecnologie connesse alla gestione dei veicoli: software di fleet management, sistemi di localizzazione GPS, colonnine di ricarica elettrica, e persino le policy aziendali che regolano l’utilizzo dei mezzi.
Nel 2025, avere un parco macchine ben organizzato e digitalmente gestito è un elemento chiave per essere efficienti e sostenibili in termini ambientali, inoltre, le aziende devono oggi confrontarsi con nuove normative in termini di auto aziendali quindi, l’amministratore, deve essere in grado di gestire questa complessità, coordinando diversi fattori.
Vediamo cosa cambia davvero nella gestione delle flotte aziendali.
DALLA BENZINA ALL’ELETTRICO: LA SVOLTA GREEN
l primo grande cambiamento riguarda il tipo di veicoli. Sempre più aziende stanno convertendo le proprie flotte verso l’elettrico o l’ibrido plug-in, spinti soprattutto da incentivi fiscali per i veicoli a basse emissioni: la tassazione è più favorevole se scegli veicoli “verdi”. Il motore fiscale gira verso l’elettrico, mentre negli anni passati la tassazione del fringe benefit era basata sulle emissioni di CO2, il 2025 cambia tutto ed è il tipo di motore a fare la differenza: più è verde, meno tasse paghi.
Ma come sarà calcolato il valore da tassare ?
Il fisco assume che l’auto venga usata per 15.000 km all’anno (è una stima fissa anche se la usi di meno per uso personale) , prende il costo dell’auto al km (secondo le tabelle ACI) e procede con questo calcolo : 15.000 km x costo al km x % in base al tipo di auto.
Tipo di auto |
Percentuale tassata |
Elettrica pura |
10% |
Ibrida plug-in (ricaricabile) |
20% |
Benzina / Diesel / ibride leggere |
50% |
DAL CARBURANTE ALLA RICARICA
La società intenzionata a rinnovare il parco auto introducendo veicoli elettrici e plug-in può considerare l’energia alla stessa stregua del carburante ed il relativo costo è già incluso nelle tabelle ACI. Quindi ai dipendenti viene assegnata una card carburante/ricarica da utilizzare esclusivamente per il veicolo aziendale e le spese sostenute sono a carico dell’azienda ma non costituiscono fringe benefit aggiuntivo, sono già incluse nel valore ACI. Naturalmente, viene stabilito un limite massimo si km annui destinati ad uso personale, oltre tale limite il costo viene addebitato al dipendente, ma non riducendo il fringe benefit, semplicemente incidendo sul netto in busta paga.
Le aziende, nel 2025, si stanno attrezzando in due direzioni:
-
Installazione di colonnine nei parcheggi aziendali.
-
Soluzioni che permettono ai dipendenti di ricaricare a casa e ricevere un rimborso automatico dell’energia consumata per fini aziendali.
La gestione della ricarica diventa così una nuova voce nel controllo dei costi.
REGIME TRANSITORIO
Per la corretta valorizzazione del benefit auto in uso promiscuo è necessario osservare le nuove regole introdotte con la legge di Bilancio 2025 per capire qual’è la normativa di riferimento:
- Per i contratti stipulati a decorrere dal 1° Gennaio 2025, si applica la tabella vista sopra.
- Resta ferma l’applicazione della disciplina dettata dall’articolo 51, comma 4, lettera a), del citato testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, nel testo vigente al 31 dicembre 2024, per i veicoli concessi in uso promiscuo dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2024 nonché per i veicoli ordinati dai datori di lavoro entro il 31 dicembre 2024 e concessi in uso promiscuo dal 1° gennaio 2025 al 30 giugno 2025. Art. 1, c. 48-bis, L. 207/2024 (Regime transitorio).
In sintesi: cosa devono fare oggi le aziende?
-
Aggiornare la propria flotta con veicoli a basse emissioni;
-
Digitalizzare la gestione con software professionali;
-
Investire in ricarica e infrastrutture;
-
Monitorare costi, dati e impatti ambientali;
-
Formare i dipendenti e adottare policy trasparenti.
Nel 2025, l’auto aziendale non è più solo un mezzo di trasporto: è un indicatore chiave dell’efficienza, della sostenibilità e dell’innovazione di un’azienda.
Se vuoi maggiori informazioni scrivi a fiscalestudiorusso@gmail.com
